Borussia Mestre di misura sui Leones. E il sogno continua..

E sono 3.

Se è vero che il numero perfetto è il tre, purtroppo per il Borussia il numero perfetto è l’8. Otto vittorie consecutive per accedere ai playoff.  Non si possono perdere punti per strada, non è pù concesso. Ora si fa sul serio.

Contro i Leones è ancora una volta il bomber Teo a risolvere e regalare altri 3 punti ai suoi. Ma oltre alla prodezza del Teo (gran bel gol) c’è stato un secondo tempo di altissimo livello di tutto il Borussia.

Nel primo tempo le squadre si studiano senza mai trovare l’affondo decisivo, i Leones si dimostrano tuttavia un avversario particolarmente difficile per il Borussia.

Tra primo e secondo tempo non serve aggiungere molto al “fioi, è l’ultimo tempo, non avremo seconde possibilità”, a fare le spese dell’opaca prestazione di squadra è il Cino che non ingrana mai nei primi 35’  e viene quindi sostituito da Laio che torna in mezzo al campo dirottando Leo sulla fascia destra.

Mossa quanto mai azzeccata, Leo sulla destra è un Ira di Dio, attacca e difende con personalità e classe,  e l’ingresso di Abba come punta destra al posto di un ottimo Berga (vicino al gol a metà della prima frazione) dà la scossa alla squadra, che comincia ad alzare il baricentro e conseguentemente  a crederci.

Con il passare dei minuti, saltano gli schemi, un gol, c’è bisogno di un gol per continuare a dare un senso alla stagione, un gol che nonostante il forcing a testa bassa, sembra non dover mai arrivare, tuttavia  quando Top può preoccuparsi solo di dribblare e puntare la porta, Riccio di staccare dai piedi avversari palloni preziosi, Bon e Pupillo di sfruttare le doti di tempismo e anticipo, Piatto di volare sulla fascia, ecco che Teo è libero di fare quello che sa, ovvero terrorizzare la difesa (subendo spesso falli che meriterebbero sanzioni diverse rispetto al richiamo verbale), e fare gol, appoggio di Riccio su Teo che stranamente viene lasciato libero di respirare sulla fascia sinistra, due passi per accentrarsi e missile sul secondo palo, e sono 13, 13 volte Matteo Lunetta, 13 autografi, 13 volte su 15 partite, media gol spaventosa.

La partita continua con un Borussia abbastanza padrone del campo, Flo partita dopo partita comincia a trovare lo smalto dei vecchi tempi andati,  entrano Danny lo Vandalo e Stt per dare densità al centrocampo, ci sarebbe pure tempo per un rigore non fischiato per nettissimo fallo di mano su tiro cross di Abba, ma l’arbitro decide di sorvolare, prolungando l’agonia di Mister Olympio e di tutta la squadra, che tuttavia accoglie con liberazione il triplice fischio dell’arbitro che arriva dopo 4 interminabili minuti di recupero.

3 punti fondamentali per continuare a tenere gli occhi chiusi e sognare una, fino a qualche settimana fa, impensabile terza posizione.

La strada sarà lunga e perigliosa, soprattutto considerati gli infortuni di Teo Lunetta (incerti i tempi di recupero), la febbre di Alvise, il lungo stop di Marco Lunetta (ancora una settimana sicuramente ai box) e le varie assenze per vari motivi, ma è proprio in questi momenti che vengono fuori non tanto le grandi squadre, quanto i grandi gruppi, unione d’intenti e coesione devono essere le parole che ci accompagneranno all’inizio delle ostilità con il Viaggiante Venezia.

Non abbiamo scelta, non abbiamo cambi, non abbiamo il tempo di recuperare, non abbiamo nulla a cui attaccarci, soltanto NOI STESSI. E non c’è nient’altro al quale credo di piu!

 

Credo in Voi, nella Vostra forza, non Vostro spirito di sacrificio, nella Vostra capacità di reagire, nei Vostri secondi tempi , nella Vostra voglia di crederci, credo anche che se oggi siamo qui a giocarci partite di questo tipo è perché ce lo siamo meritati, per cui AVANTI BORUSSIA – FINO ALLA FINE! 

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